Tutto parte dalla cura e dalla raccolta delle materie prime rigorosamente autoctone. In seguito, scoprite le particolarità e le curiosità sul pomodoro Pisanello- tesoro delle terre toscane.
Il pomodoro pisanello ha una forma più schiacciata rispetto a quella di un pomodoro normale da mensa; presenta costolature, colore rosso brillante, ha un sapore dolciastro e al tempo stesso acidulo. Ha una polpa soda e poco deliquescente, con un forte odore di fruttato e pezzature in genere dai 70 ai 130-150 grammi. Si produce da giugno a settembre.

La tradizionalità del pomodoro pisanello è data dalla particolarità della coltivazione, della consistenza e del gusto. Simile al pomodoro costoluto fiorentino, il pisanello presenta tuttavia costolature meno marcate. È molto gradito sia dai consumatori locali che dai turisti che visitano città toscane per gustare la bruschetta con pomodoro pisanello e olio extravergine di oliva.

A proposito di quest’ultima…

Questo tipico pomodoro coltivato da secoli nei territori della provincia di Pisa e di quella livornese si applica perfettamente ad una classica bruschetta di pane toscano, con qualche fetta di pomodoro pisanello riscaldata e condita con olio extravergine d’oliva, sale e basilico. Proprio ciò che i veri gourmet intendono quando si parla appunto di bruschetta.

Si utilizza anche per la preparazione di sughi al pomodoro, molto apprezzati per la minore deliquescenza della polpa. La Regione Toscana, tramite l’attuazione della LR 64/2004, ha attivato una serie di iniziative rivolte al reperimento alla caratterizzazione ed alla conservazione del germoplasma vegetale autoctono, attività poi continuate da Terre regionali toscane.

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